Le lettere di Tolkien: Prima lettera

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A Edith Bratt

Sinossi

La raccolta delle Lettere di Tolkien dal 1914 al 1973 è una raccolta redatta dal suo biografo Humphrey Carpenter con l’assistenza del figlio di Tolkien, Christopher e tratta le lettere in cui egli discute i suoi libri, ma nella selezione, i curatori dell’opera hanno cercato di mostrare l’ampiezza e la vastità degli interessi di Tolkien e la sua visione del mondo, originale ma sempre chiara. Sono state scelti solo pochi passaggi nei quali si fa riferimento ad Edith Bratt, sua prima fidanzata e moglie e sono lettere molto personali.

Edith Bratt e J.R.R. Tolkien si erano fidanzati ufficialmente nel 1913 (ma si erano conosciuti da adolescenti a Birmingham a casa di Mrs. Faulkener, dove abitava anche Edith, orfana di madre da cinque anni e dove visse anche Ronald e suo fratello Hilary come ospiti nei primi mesi del 1908 dopo la scomparsa dell’adorata madre Mabel; fu il tutore Padre Francis che trovò questa sistemazione perché comprese che i ragazzi non erano felici nello “scialbo alloggio” offerto da zia Beatrice); John scrisse questa lettera ad Edith durante l’ultimo anno di università ad Oxford (nell’ottobre del 1914) e studiava Lingua e Letteratura Inglese (e al contempo si preparava all’arruolamento nell’esercito nei Corpi di addestramento militare dell’università*).

Edith e Ronald: Un amore predestinato

Ma la sua prima vera “lettera” ad Edith risale alla mezzanotte del 3 Gennaio 1913, giorno del suo 21’ compleanno. Ronald era diventato maggiorenne (all’epoca, cosa che probabilmente i giovani d’oggi ignorano, la maggiore età si raggiungeva a ventun anni, non a diciotto); seduto sul suo letto, le rinnovò la sua dichiarazione d’amore, dopo lo struggente periodo di divieto imposto dal suo tutore di scriverle fino alla maggiore età. Dopo tre anni di attese e di speranze le chiede immediatamente: “Quanto tempo dovrà passare ancora, prima di riuscire a unirci davanti a Dio e al mondo?” Edith gli risponde che si era fidanzata con George Field, fratello della sua compagna di scuola Molly, ma Tolkien non aveva intenzione di rompere cosi facilmente con Edith e capì che dopotutto questo fidanzamento così inatteso era frutto di un momento in cui lei aveva iniziato a paventare di rimanere zitella; infatti realmente aveva cominciato a dubitare di lui credendo che si fosse dimenticato di lei. L’ 8 Gennaio 1913 Ronald partì in treno per Cheltenham, e trovò Edith che lo aspettava alla stazione.

Ottobre 1914

La lettera in questione, invece, scritta nell’Ottobre (senza data) del 1914 si “apre” con dettagli affettivi e sentimentali molto intimi, tipici del suo carattere da “cliché romantici”. Finalmente riuniti e fidanzati (ma non ufficialmente fino all’8 Gennaio 1914) e spazzata via ogni ombra di dubbio nella testa e nel cuore di Edith, ripresero a scriversi poi con una certa regolarità (ripresero anche a vedersi, ma ne parleremo in seguito).

“Tu mi scrivi splendide lettere, piccola; io invece con te sono un disgraziato. Sembrano secoli da quando ti ho scritto”.

J.r.r. Tolkien ad Edith Bratt

John si giustifica un po’ con Edith raccontandole i motivi per i quali non le scriveva da tempo e non erano certo alquanto futili: quel sabato ebbe una esercitazione tutto il pomeriggio e restò fradicio a più riprese e i fucili si sporcarono in tal modo che ci vollero “secoli” per pulirli*. Dopo la parte pratica, le spiega varie attività alle quali si dedicò parzialmente poi per giorni, come una tesina inconclusa e la messa solenne a St. Aloysius a cui aveva partecipato con molta felicità interiore, rimarcando con non poca lagnanza che il tutore Padre Francis Xavier Morgan non ce l’aveva lasciato andare quando era all’Oratorio la settimana prima.

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Vari incontri

L’aria confidenziale affettiva si sposta su altri aspetti narrativi frivoli e di informazione: John le racconta di aver dovuto fare visita al Rettore dell’Exeter College e che la moglie era “terribile” e che si era molto annoiato cercando di fuggire via sotto la pioggia per rintanarsi nei suoi libri.

Altri dettagli cronistorici raccontati ad Edith sono: l’incontro con il suo tutor, il sig. Kenneth Sisam, neozelandese più grande di Tolkien di quattro anni, che all’epoca era anche un ricercatore all’Exeter College, nonché assistente di A.S. Napier, il docente di Lingua e letteratura Inglese: motivo fu comunicargli che la tesina non avrebbe potuto consegnargliela prima di quel mercoledì. Inizialmente Ronald era un po’ preoccupato e un po’ titubante per la specializzazione in lingue che aveva scelto (antico e medio inglese) ma trovò presto in Sisam una valida guida, apprezzando e rispettando il suo carattere accurato e diligente.

Curiosità

Verso la conclusione della lettera John accenna alla chiacchierata-introduzione alle ballate finniche del Kalevala (“La Storia di Kullervo” pubblicato postumo alla sua morte nel 2015) con lo “strano tipo”, Thomas Wade Earp, del quale aveva già raccontato antecedentemente ad Edith. Qui troviamo una curiosità. La menzione di Earp viene approfondita nelle note dal traduttore spiegando che Tolkien nella lettera 83 lo chiama “T.W. Earp”, il fesso [twerp in inglese]. Il Dizionario dello slang di Eric Partridge (1937) registra il primo uso della parola “twerp”nel 1910; questo dato apre una possibilità che il nome e le iniziali di Earp abbiano dato origine alla parola (anche se nello slang americano era già in uso nel 1874). Earp divenne esperto di pittura moderna e fu uno dei curatori della raccolta Oxford Poetry 1915, in cui apparve una delle prime poesie pubblicate da Tolkien, Goblin Feet.

Saluti finali

“Ora devo andare alla biblioteca del college e insozzarmi fra libri polverosi, e poi gironzolare alla ricerca dell’economo.” […]

Tolkien di solito si firmava “Ronald” o “R”, anche se a volte usava il primo nome di Battesimo, John.

J.R.R. Tolkien – Lettere 1914/1973 Ed. Bompiani 2017 (A cura di H. Carpenter e C. Tolkien) pag. 15-16, pag. 687 trad. Lorenzo Gammarelli
Humphrey Carpenter – J.R.R. Tolkien – La Biografia. Ed. Lindau 2009 Cap. 5 “Oxford” pag. 96-97, Cap. 6 “Riuniti” pag. 100-105 trad. Franca Malagò e Paolo Pugni

Tolkien Reading day 2022

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Il 25 Marzo di ogni anno si tiene la Giornata della lettura di Tolkien. La data del 25 marzo è stata scelta in quanto avviene la distruzione dell’ Anello del Potere e Frodo così completa la sua missione e permette col suo lungo viaggio estenuante la sconfitta di Sauron.

Il Tolkien Reading Day è stato organizzato per la prima volta dalla Tolkien Society inglese a partire dal 2003 per incoraggiare i fan a celebrare e promuovere la vita e le opere di JRR Tolkien leggendo i loro passi preferiti. La Tolkien Society incoraggia in particolare scuole, musei e biblioteche nell’ospitare i propri eventi della Giornata della lettura di Tolkien.

Quest’anno il tema scelto è “Amore e Amicizia”.

Vi invitiamo ad unirvi a questa celebrazione rispolverando un capitolo o un passo preferito dell’autore. Quest’anno la Tolkien Society ha indetto un evento di lettura online in video streaming e noi seguiamo questa scia promuovendo noi stessi la lettura di un passo tratto da “Il Ritorno del Re” (Terzo volume del romanzo “Il Signore degli Anelli”)

Ringrazio Leonilda, Maria e mio figlio Francesco per aver letto queste righe bellissime del capitolo “La Torre di Cirith Ungol”.

Buon Tolkien Reading day!

“Gli anelli del potere”, la nuova serie Amazon Prime

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Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere. È questo il titolo che Prime Video, il servizio streaming di Amazon, ha scelto per il suo attesissimo adattamento televisivo della celebre saga fantasy scritta da J.R.R. Tolkien. Un titolo che, ai fan non sarà sfuggito, racchiude tutto il senso di un’operazione a dir poco colossale, perché preannuncia una storia epica che salda insieme – mai parole furono più azzeccate, basta dare un’occhiata al video-annuncio per capirlo – gli eventi più importanti della Seconda Era di Tolkien durante la quale la serie è ambientata: la forgiatura degli iconici anelli.

Gli anelli del Potere
Prima immagine ufficiale della serie Amazon

La trama e il cast de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

In streaming su Prime Video dal 2 settembre, ogni venerdì con un nuovo episodio, Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere porterà per la prima volta sugli schermi le eroiche leggende della mitica Seconda Era della storia della Terra di Mezzo. Questo drama epico si svolge migliaia di anni prima degli eventi narrati in Lo Hobbit Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, e porterà gli spettatori in un’era lontana in cui furono forgiati grandi poteri, regni ascesero alla gloria e caddero in rovina, improbabili eroi furono messi alla prova, la speranza appesa al più esile dei fili, e uno dei più grandi cattivi usciti dalla penna di Tolkien minacciò di far sprofondare tutto il mondo nell’oscurità.

Sinossi de “Gli Anelli del Potere”

Partendo da un momento di relativa pace, la serie segue un gruppo di personaggi – alcuni già noti, altri nuovi – mentre si apprestano a fronteggiare il temuto ritorno del male nella Terra di Mezzo. Dalle più oscure profondità delle Montagne Nebbiose, alle maestose foreste della capitale elfica di Lindon, all’isola mozzafiato del regno di Númenor, fino ai luoghi più estremi sulla mappa, questi regni e personaggi costruiranno un’eredità che sopravvivrà ben oltre il loro tempo.

Gli sceneggiatori

La sceneggiatura de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è di J.D. Payne e Patrick McKay, già dietro le quinte di Star Trek 4 e anche produttori esecutivi della serie. Il cast include invece Cynthia Addai-Robinson (Arrow), Robert Aramayo (Il Trono di Spade), Owain Arthur (Casualty), Maxim Baldry (Strike Back), Nazanin Boniadi (Counterpart), Morfydd Clark (His Dark Materials) nel ruolo di una giovane Galadriel, Ismael Cruz Córdova (Berlin Station), Charles Edwards (The Crown), Trystan Gravelle (A Discovery of Witches), Lenny Henry (Broadchurch), Ema HorvathMarkella Kavenagh (Picnic at Hanging Rock), Joseph Mawle (Il Signore degli Anelli), Tyroe MuhafidinSophia NomveteLloyd OwenMegan Richards (Wanderlust), Dylan Smith (Into the Badlands), Charlie Vickers (I Medici), Leon WadhamBenjamin Walker (La ferrovia sotterranea), Daniel Weyman (Testimoni silenziosi) e Sara Zwangobani.

“Gli anelli del Potere”: Parlano gli ideatori

“Immaginiamo che questo titolo potrebbe essere sul dorso di un libro accanto agli altri classici di J.R.R. Tolkien. Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere unisce tutte le storie principali della Seconda Era della Terra di Mezzo: la forgiatura degli anelli, l’ascesa di Sauron l’Oscuro Signore, l’epica storia di Númenor e l’Ultima Alleanza tra gli Elfi e gli Uomini”, hanno spiegato Payne e McKay. “Sino ad oggi, gli spettatori hanno visto sullo schermo solamente la storia dell’Unico Anello – ma prima che ce ne fosse uno, ce n’erano molti… e siamo entusiasti di condividere la loro epica storia”.

Il trailer

Fonte: Coming Soon

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