“Gli anelli del potere”, la nuova serie Amazon Prime

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Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere. È questo il titolo che Prime Video, il servizio streaming di Amazon, ha scelto per il suo attesissimo adattamento televisivo della celebre saga fantasy scritta da J.R.R. Tolkien. Un titolo che, ai fan non sarà sfuggito, racchiude tutto il senso di un’operazione a dir poco colossale, perché preannuncia una storia epica che salda insieme – mai parole furono più azzeccate, basta dare un’occhiata al video-annuncio per capirlo – gli eventi più importanti della Seconda Era di Tolkien durante la quale la serie è ambientata: la forgiatura degli iconici anelli.

Gli anelli del Potere
Prima immagine ufficiale della serie Amazon

La trama e il cast de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

In streaming su Prime Video dal 2 settembre, ogni venerdì con un nuovo episodio, Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere porterà per la prima volta sugli schermi le eroiche leggende della mitica Seconda Era della storia della Terra di Mezzo. Questo drama epico si svolge migliaia di anni prima degli eventi narrati in Lo Hobbit Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, e porterà gli spettatori in un’era lontana in cui furono forgiati grandi poteri, regni ascesero alla gloria e caddero in rovina, improbabili eroi furono messi alla prova, la speranza appesa al più esile dei fili, e uno dei più grandi cattivi usciti dalla penna di Tolkien minacciò di far sprofondare tutto il mondo nell’oscurità.

Sinossi de “Gli Anelli del Potere”

Partendo da un momento di relativa pace, la serie segue un gruppo di personaggi – alcuni già noti, altri nuovi – mentre si apprestano a fronteggiare il temuto ritorno del male nella Terra di Mezzo. Dalle più oscure profondità delle Montagne Nebbiose, alle maestose foreste della capitale elfica di Lindon, all’isola mozzafiato del regno di Númenor, fino ai luoghi più estremi sulla mappa, questi regni e personaggi costruiranno un’eredità che sopravvivrà ben oltre il loro tempo.

Gli sceneggiatori

La sceneggiatura de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è di J.D. Payne e Patrick McKay, già dietro le quinte di Star Trek 4 e anche produttori esecutivi della serie. Il cast include invece Cynthia Addai-Robinson (Arrow), Robert Aramayo (Il Trono di Spade), Owain Arthur (Casualty), Maxim Baldry (Strike Back), Nazanin Boniadi (Counterpart), Morfydd Clark (His Dark Materials) nel ruolo di una giovane Galadriel, Ismael Cruz Córdova (Berlin Station), Charles Edwards (The Crown), Trystan Gravelle (A Discovery of Witches), Lenny Henry (Broadchurch), Ema HorvathMarkella Kavenagh (Picnic at Hanging Rock), Joseph Mawle (Il Signore degli Anelli), Tyroe MuhafidinSophia NomveteLloyd OwenMegan Richards (Wanderlust), Dylan Smith (Into the Badlands), Charlie Vickers (I Medici), Leon WadhamBenjamin Walker (La ferrovia sotterranea), Daniel Weyman (Testimoni silenziosi) e Sara Zwangobani.

“Gli anelli del Potere”: Parlano gli ideatori

“Immaginiamo che questo titolo potrebbe essere sul dorso di un libro accanto agli altri classici di J.R.R. Tolkien. Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere unisce tutte le storie principali della Seconda Era della Terra di Mezzo: la forgiatura degli anelli, l’ascesa di Sauron l’Oscuro Signore, l’epica storia di Númenor e l’Ultima Alleanza tra gli Elfi e gli Uomini”, hanno spiegato Payne e McKay. “Sino ad oggi, gli spettatori hanno visto sullo schermo solamente la storia dell’Unico Anello – ma prima che ce ne fosse uno, ce n’erano molti… e siamo entusiasti di condividere la loro epica storia”.

Il trailer

Fonte: Coming Soon

Leggi pure: 25 Febbraio 3019: Gli Argonath – Bay of Belfalas

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Una festa a lungo attesa

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Oggi e ogni 22 Settembre ricorre, nel mondo creato dalla penna geniale di J.R.R. Tolkien, la Festa di Compleanno di Bilbo: fu una festa organizzata da Bilbo stesso il 22 Settembre 3001 della Terza Era con l’aiuto di Gandalf e Frodo (quest’ultimo tenuto però all’oscuro di alcuni dettagli) per festeggiare il suo 111° compleanno ai piedi del grande prato sormontato dall’ Albero della Festa di Hobbiville. La festa proprio, con il primo capitolo “Una festa a lungo attesa” introduce la storia de “Il Signore degli Anelli” e coincide anche con il 33° compleanno di Frodo, che entra a tutti gli effetti nella maggiore età.

Quando il signor Bilbo Baggins di Casa Baggins annunziò che avrebbe presto festeggiato il suo centoundicesimo compleanno con una festa sontuosissima, tutta Hobbiville si mise in agitazione. Bilbo era estremamente ricco e bizzarro e, da quando sessant’anni prima era sparito di colpo, per ritornare poi inaspettatamente, rappresentava la meraviglia della Contea.

J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, cap. “Una festa a lungo attesa”

Frodo è sempre stato il cugino preferito di Bilbo, tant’è che a novantanove anni, nel 2989 della Terza Era, Bilbo lo adottò e lo portò con sé a Casa Baggins e non avendo figli suoi, scelse Frodo come adottivo e legittimo erede. E tutte le speranze dei Sackville-Baggins, cugini di Bilbo Baggins, di ereditare tutto il suo patrimonio alla sua morte, nonchè la sua bellissima casa “Bag End”, svanirono con l’adozione di Frodo, lasciandosi investire nel tempo da un astio detestabile verso i due Baggins.


“Sarebbe meglio che tu venissi a stare da me”, disse un giorno Bilbo, “così potremmo festeggiare insieme i nostri compleanni”.
A quell’epoca Frodo era ancora negli enti, come gli Hobbit chiamavano gli irresponsabili anni tra l’infanzia e la maggiore età (33)

J.R.R. Tolkien

Le Lettere di Babbo Natale – Centenario dalla prima lettera

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Il 25 dicembre 1920 J.R.R. Tolkien cominciò ad inviare ai propri figli lettere firmate Babbo Natale. Infilate in buste bianche di neve, ornate di disegni, affrancate con francobolli delle Poste Polari e contenenti narrazioni illustrate e poesie, esse continuarono ad arrivare a casa Tolkien per oltre trent’anni, portate dal postino o da altri misteriosi ambasciatori. Una scelta di questi messaggi annuali, trascritti a volte in forma di colorati logogrifi, formano questa fiaba intitolata “Le lettere di Natale”, scritta a puntate da un Tolkien non tanto in vena di paterna e didattica allegria, quanto in groppa all’ippogrifo della sua fantasia filologica e ironica.

Lettere di Babbo Natale

La prima delle Lettere di Babbo Natale è rivolta al primogenito di casa Tolkien, John, che all’epoca ha soltanto tre anni. L’ultimo messaggio, invece, risale al 1943 ed è indirizzato alla quarta e ultima figlia dello scrittore, Priscilla, già quattordicenne ma, a quanto pare, decisamente restia a troncare i rapporti con il caro vecchio «Babbo Natale».

Infilate in buste bianche di neve, ornate di disegni, affrancate con francobolli delle Poste Polari e contenenti narrazioni illustrate e poesie, in tutti quegli anni esse continuarono ad arrivare a casa Tolkien, portate dal postino o da altri misteriosi ambasciatori per i figli del professore: oltre John e Priscilla anche per Michael e Christopher. Le lettere erano anche contraddistinte da differenti grafie: energica anche se un po’ tremolante quella di Babbo Natale; grossolana e all’occorrenza scorretta quella del suo principale aiutante l’irruente Orso Polare; raffinata e filiforme infine quella dell’elfo Ilbereth, che fa la sua comparsa nel 1936, proprio quando Tolkien sta ultimando la stesura dello Hobbit. Babbo Natale vive al Polo Nord, nella grande Casa di Roccia.

Con lui vivono l’Orso Polare e i cuccioli suoi nipoti, tra cui Paksu e Valkotukka (“Grasso” e “Pelobianco”); gli Uomini-di-neve e i loro bambini; gli Gnomi Rossi e gli Elfi (uno dei quali è appunto Ilbereth, che diventerà segretario di Babbo Natale). L’Orso Polare (detto, in lingua artica, anche “Karhu”) lo aiuta a confezionare i pacchi con i doni; Paksu e Valkotukka gli scombinano l’organizzazione della casa; le renne lo accompagnano nei viaggi; gli Elfi difendono tutti contro i Folletti; e Babbo Natale, tra un fuoco d’artificio dell’Aurora Boreale e una visita dell’Uomo della Luna (impegnato a mettere ordine tra le stelle), passa il tempo, oltre che a consegnare doni, a descrivere (a disegnare) con ordinato disordine il disordinato ordine del suo mondo.

Le Lettere di Babbo Natale
Lettere di Babbo Natale edizione bompiani italiana

Le lettere di Babbo Natale, scritte da J.R.R.Tolkien, furono pubblicate per la prima volta nel 1976 in lingua originale, e in Italia nel 1980.

Aggiornamento Anno 2020

Lettere da Babbo Natale: edizione del Centenario

La Houghton Mifflin Harcourt, editore statunitense delle opere di Tolkien, ha annunciato un’altra iniziativa editoriale. Il 6 ottobre 2020 è stato pubblicato Letters from Father Christmas, Centenary Edition (al momento solo versione inglese). Cento anni fa Tolkien inviò la prima lettera al suo primogenito, John, nel 1920. Questa edizione speciale in edizione deluxe con cofanetto e copertina rigida comprenderà anche un’introduzione della nuora Baillie Tolkien (la seconda moglie di Christopher Tolkien), che riflette sul centenario delle lettere, nonché alcuni biglietti inediti e una lettera di Tolkien. Le Lettere da Babbo Natale hanno visto moltissime edizioni e sono cresciute nel tempo fino a comprendere tutte le lettere dal 1920 al 1942.

Le Lettere di Babbo Natale - Centenario dalla prima lettera
Edizione Inglese stampata in occasione del centenario dalla prima lettera scritta al figlio John Tolkien

LEGGI UN ESTRATTO IN FORMATO KINDLE DELL’EDIZIONE 2010

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(Fonte: Jrrtolkien.it e Wiki)