molte separazioni

Il Re Elessar è arrivato

Elessar, conosciuta anche come Gemma Elfica e Gemma di Eärendil, è il nome con il quale è noto un preziosissimo gioiello di fattura elfica che passò di mano in mano fino a giungere a Aragorn che si fregiò del gioiello assumendone anche il nome quando ascese al trono di Gondor. Vi sono molte leggende riguardo alle origini di questa spilla e diverse discordano tra di loro.

Elessar è una parola di origine Quenya che significa letteralmente “Gemma Elfica”.

Il gioiello è descritto come una spilla di oro bianco a forma d’aquila, con incastonatavi una gemma verde come le foglie degli alberi di Gondolin. La gemma era stata creata secondo le antiche tecniche dei Noldor ed in sé aveva imprigionata la bellezza del verde delle foglie e la luce del sole che illuminava Gondor.

Fonti: Tolkienpedia

Frodo sta per ritornare nella Contea, passando per Gran Burrone, e re Elessar lo accompagnerà per il tratto di strada che faranno insieme:

Infine giunse il giorno della partenza, e una folta schiera fu pronta a recarsi a nord. Allora i re di Gondor e di Rohan andarono ai Luoghi Sacri, e giunti alle tombe di Rath Dinen deposero Re Théoden sopra una barella dorata e attraversarono in silenzio la Città.
Poi misero la barella su un grande carro circondato da Cavalieri di Rohan e preceduto dal vessillo; e poiché Merry era lo scudiero di Théoden, montò sul carro a guardia delle armi del re.
Agli altri Compagni vennero forniti destrieri adatti alla loro statura; Frodo e Samvise cavalcarono al fianco di Aragorn e Gandalf montava Ombromanto; Pipino era con i cavalieri di Gondor, e Legolas e Gimli come sempre insieme in groppa ad Arod.
A quel viaggio parteciparono anche la Regina Arwen, e Celeborn con Galadriel e il loro popolo, ed Elrond con i suoi figli, e i principi di Dol Amroth e dell’Ithilien, e molti capitani e cavalieri. Mai re del Mark aveva viaggiato con un seguito paragonabile a quello che portava Théoden figlio di Thengel alla terra degli avi.
Senza fretta e con serenità traversarono l’Anórien, e giunsero al Bosco Grigio presso Amon Dîn; e là udirono come dei tamburi rullare sulle colline, pur senza vedere alcun essere vivente. Allora Aragorn fece squillare le trombe e gli araldi gridarono:

Mirate, il Re Elessar è venuto! La Foresta di Drùadan egli dona a Ghân-buri-ghân ed alla sua gente; che appartenga loro per sempre, e che nessun mortale vi entri senza il loro permesso!

Allora i tamburi rullarono a lungo, e poi tacquero.

J.R.R. Tolkien, “Il Signore degli Anelli”, Il Ritorno del Re, capitolo “Molte Separazioni”, ed. Bompiani Vintage, pag.1051

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